Ringraziamenti Fabrijazz 2021
Al termine dell'esperienza di Fabrijazz di quest'anno, mi sento di fare i dovuti bilanci e i dovuti ringraziamenti.
Ringrazio i nostri coorganizzatori: Comune di Fabriano per il patrocinio e Amat; il museo della carta e della filigrana per la concessione parziale del chiostro minore di San Domenico; la Regione Marche,
Tutti gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione: Airforce S.p.A, BCC Banca di Credito Cooperativo di Pergola e Corinaldo, Autotrasporti Falzetti, gb Services - Integrated Solutions, Farmacia Monzali, Fondazione Carifac, Lions Club sezione di Fabriano, e L'Avis con cui la nostra associazione collabora da tempo per la sensibilizzazione alla donazione.
Un grazie particolare va all’assessorato alla cultura, nella persona dell’Assessore Ilaria Venanzoni che ci ha sostenuto cercando di destinarci quegli spazi che contraddistinguono l’identità dello spettacolo e dell’arte a Fabriano.
Grazia a tutto il Consiglio direttivo, in primis al vicepresidente Fabio Bianchi, che si è fatto carico di gran parte dell'organizzazione, a Francesco Bellocchi nostro tesoriere economo che ha curato la parte finanziaria, organizzativa e l'accoglienza dei nostri artisti ospiti, Pierpaolo Chiaraluce per la logistica e la didattica, Andrea Gubinelli, Lorena Di Gangi, Debora Barocci, Serena Scortichini, che hanno curato la parte logistica progettuale e la segreteria; Daniele Melacotte che ha curato in particolare la nostra consulenza legale, in questo difficile periodo di decreti e green pass, Saverio Spadavecchia per il nostro ufficio stampa. Senza tutti loro Fabrjazz non sarebbe stato possibile.
Ai nostri insegnanti ospiti autori delle masterclass e di splendidi concerti, a cominciare dal fantastico Ben Wendel, ai meravigliosi Judy Niemack & Wolfgang Kholer,al grande Ares Tavolazzi e Giovanni Giorgi, con Giulio Stracciati, Ai nostri insegnanti soci di FpM che ogni anno progettano con noi i corsi e le master, da Isabella Celentano a Roberto Bisello, Andrea Donzelli, Paolo del Papa che, tra le altre cose, ha organizzato la Big band di Fabrijazz.
Tutti hanno dato vita a questa splendida edizione, che si è articolata in una settimana, densa di eventi, concerti, masterclass, jam session, nella meravigliosa cornice di Fabriano, tra Il meraviglioso teatro Gentile, l'oratorio della carità, i giardini del poio, il complesso San Benedetto.
Non ultimo ma non meno importante ringraziamento va al nostro benemerito amico corsista Sergio Benetti che ci ha aiutato nell’allacciare i rapporti con il grande Ben Wendel aiutandoci anche nelle traduzioni durante le masterclass.
Un ringraziamento ai locali nostri partners, in primis al nostro consigliere Mario D'Alesio che ha conquistato il gusto e il palato dei nostri ospiti in una dimensione estetica speciale, direi unica: jazz e bollicine al resort Marchese del Grillo (jam session che ha visto insieme ai corsisti, la partecipazione dei nostri insegnanti residenti e i big ospiti) , resterà una serata indimenticabile sotto l'aspetto musicale gastronomico e di accoglienza. Al nostro amico Cristian del Tanning Pub che ha ospitato ben due jam session.
Sia le jam che il saggio finale ai giardini del Poio hanno visto protagonisti all'incirca 60 corsisti di quest'anno, provenienti da tutta Italia e oltre, tra loro musicisti di elevato livello artistico, che hanno dato un valore aggiunto alla nostra manifestazione. La borsa di studio di quest'anno ha visto vincitore il sax del Parmigiano Pietro Vecchi al 100% e il Contrabbasso del torinese Carlo Feltro. Al 50%.
Un grande ringraziamento al nostro Carlo Pieroni, grande fotografo del jazz, che con la sua mostra al chiostro minore di San Domenico dedicata a Chet Baker, ha dato l'imprinting alla nostra rassegna, aprendo il meraviglioso concerto teatrale con Fabrizio Bosso Massimo Popolizio e Oliver Mazzariello, (la mostra continuerà dai prossimi giorni all'interno del complesso di San Benedetto.)
Numerosi e di altissima qualità i concerti di quest'anno da quello di Emilia Zamuner d'apertura dedicato a Pino Daniele, Lo spettacolo su Chet Baker di Massimo Popolizio con la tromba del nostro amico Fabrizio Bosso, con Oliver Mazzariello, quello del Trio di Giulio Stracciati, quello bellissimo duo di Judy Niemack & Wolfgang Kholer e quello degli insegnanti ospiti in esclusiva per Fabrijazz al Gentile.
Nello spirito del Jazz non sono mancati momenti di improvvisazione anche nell'organizzazione: per una serie di ragioni: Fabriano Pro Musica è un'associazione che si regge per passione e il nostro evento comincia ad avere dimensioni che sempre più difficilmente riusciamo a padroneggiare, e dagli anni prossimi si cercherà di migliorare. Non da ultimo, la Città di Fabriano, che pur bellissima e dotata di un potenziale enorme per promuovere turismo culturale, deve ancora fare un grosso lavoro per organizzare gli spazi destinati al pubblico spettacolo.
Anche se abbiamo ricevuto alcune critiche per la nostra organizzazione troppo casalinga e a volte troppo estemporanea, di cui mi prendo tutto il demerito, molti sono stati gli apprezzamenti, gli elogi e l’incoraggiamento ad andare avanti che indirizzo tutti a FpM.
Ma il nostro entusiasmo contagioso tenta sempre di superare i limiti contingenti e spero che continui a sfidare chi pensa che a Fabriano la cultura non possa fare sistema.
Per quanto mi riguarda, scadendo il mio mandato presidenziale, tornerò a occuparmi di note scritte, suonate e cantate che è un campo che sento a me più vicino.
Conscio di aver a lungo percorso una difficile ed entusiasmante esperienza lascio a chi verrà le mie intuizioni, le mie idee e i nostri progetti che ho condiviso in questi anni, sperando che servano a migliorare il nostro Fabrijazz unico e originale, come esempio di uno dei tanti motori che la cultura può rappresentare nel nostro territorio.
Marco Agostinelli